La vera identità di Jack lo Squartatore potrebbe esser stata finalmente confermata, dopo che i ricercatori hanno dichiarato di aver dimostrato l'autenticità di un diario vittoriano molto controverso.

Negli ultimi giorni, un nuovo polverone di critiche e commenti sta imperversando tra i ripperologi. Giornali come il Mirror, il DailyMail ed il The Telegraph hanno presentato un nuovo libro sul caso di Jack lo Squartatore.

Ventiquattro anni fa i Ripperologi in tutto il mondo rimasero stupefatti dalla scoperta di un memo sconosciuto, che si sostenava scritto da un commerciante di cotone di Liverpool, James Maybrick.

Nelle 9.000 parole del volume, Maybrick confessò i brutali omicidi di cinque donne dell'East End di Londra, così come di una prostituta a Manchester, firmando il diario con la frase:

"I give my name that all know of me, so history do tell, what love can do to a gentleman born.
Yours Truly, Jack The Ripper".

Bruce Robinson
Ma dopo pochi mesi che il libro comparve sugli scaffali delle librerie, gli esperti di Jack - che sottoposero il volume ad un'attenta analisi - incominciarono a mettere in discussione la sua autenticità.

Il diario apparve per la prima volta al pubblico grazie un ex rivenditore di metalli ferrosi di Liverpool chiamato Mike Barrett, che sostenne di averlo ottenuto attraverso un amico di famiglia, Tony Devereux.

Purtroppo il signor Devereux morì poco dopo, e quindi la vera provenienza del diario non fu mai spiegata in modo completo, consolidando così il punto di vista di molti - una falsificazione sofisticata.

Ma i ricercatori - guidati principalmente da Bruce Robinson, lo scrittore e regista del film Withnail & I - che hanno passato anni a parlare della storia, credono di aver infine scoperto delle prove convincenti che dimostrerebbero che il diario è autentico.

Secondo un nuovo libro - 25 Years of The Diary of Jack the Ripper: The True Facts - il controverso manoscritto sarebbe stato effettivamente rinvenuto nella casa di Maybrick a Liverpool - rimettendo così il commerciante di cotone nella lista dei sospetti del più famoso serial killer della storia.

Robert Smith - non il cantante dei The Cureche pubblicò il diario originale nel 1993 e che ha scritto il nuovo libro sopra citato, afferma che il sig. Barrett e coloro i quali fornirono il documento mantennero questo segreto per paura di essere perseguitati.

Smith ha dichiarato ai giornali:

"Quando il diario comparve per la prima volta, Mike Barrett si rifiutò di fornire spiegazioni soddisfacenti sulla sua provenienza, ma dopo una ricerca approfondita, principalmente grazie a Bruce Robinson, possiamo mostrare un "sentiero" che ci porta direttamente alla casa di Maybrick."

Il ricco mercante di Liverpool - morto avvelenato per mano della moglie Florence nel 1889 - visse in una grande proprietà, nota come Battlecrease House, nel sobborgo di Merseyside a Aigburth.

Nel 1992 una ditta locale di appaltatori elettrici, Portus & Rhodes Ltd, stava lavorando presso la proprietà svolgendo vari lavori di ristrutturazione.

Tra gli operai c'erano tre uomini della zona: Arthur Rigby, James Coufopoulos e Eddie Lyons.

Il signor Lyons era un abituè del pub Saddle Inn di Anfield, dove anche Mr Barrett era personaggio noto.

Secondo gli orari di lavoro ottenuti da Portus & Rhodes Ltd, Mr Rigby e Mr Coufopoulos erano entrambi al lavoro la mattina del 9 marzo 1992.1

Barrett era un variegato personaggio locale che continuava a vantarsi di essere un autore, così quando gli elettricisti della casa trovarono il libro, credettero che fosse l'uomo adatto per aiutarli a venderlo ad un editore.

In verità, l'unico successo letterario di Barrett era stato quello di scrivere occasionalmente enigmi per la rivista settimanale Look-In.

A Barrett, di natura altamente impetuosa, bastò vedere o essere informato della firma del diario per fare una telefonata.2

Quando il diario venne pubblicato, l'opinione sulla sua autenticità si divise.

Alcuni dissero che molti dei dettagli potevano essere noti solo al killer, mentre altri suggerirono che si trattasse semplicemente di una falsificazione sofisticata e accuratamente compilata usando gli articoli di giornale dell'epoca.

Le cose si complicarono ulteriormente nel 1995 quando Barrett firmò un affidavit giurato dichiarando di aver inventato tutto.3

I suoi colleghi - Mr Rigby, Mr Coufopoulos e il sig. Lyons - rifiutarono di venir coinvolti nella scoperta del libro, sebbene le loro versioni degli eventi furono leggermente differenti.

In tutto questo, la convinzione sull'autenticità del documento per il signor Smith non vacillò mai.

"Non ho mai dubitato che il diario sia un documento autentico scritto nel 1888 e nel 1889."


"La nuova e indiscutibile prova che, il 9 marzo 1992, il diario venne rimosso da sotto i pavimenti della stanza che nel 1889 fu la camera da letto di James Maybrick e che quello stesso giorno venne offerto ad un agente letterario di Londra, sovrascrive qualsiasi altra considerazione relativa alla sua autenticità."

Da tutto ciò sembra che James Maybrick sia l'autore più probabile del diario.

Ma è Jack lo Squartatore?

Sicuramente ora deve venir considerato come un rilevante sospetto, ma le controversie sull'identità dell'assassino di Whitechapel potrebbero andare avanti ancora per molto tempo.

Redjack, come sempre, cercherà di rimanere informato sugli ulteriori sviluppi di questa storia.


Per ora non rimane altro che procurarsi una copia del libro 25 Years of The Diary of Jack the Ripper: The True Facts pubblicato da Mango Books - disponibile dal 4 Settembre in edizione limitata cartonata formato A4.

Aspetto eventuali commenti da parte dei lettori.



1 - Il giorno in cui il sig. Barrett ha contattato Doreen Montgomery, l'agente letterario di Londra, dicendo: "Ho il diario di Jack lo Squartatore, sarebbe interessata a vederlo? "

2 - L'idea che Barrett abbia potuto produrre una falsificazione così sofisticata e credibile non è plausibile visto che si tratta di una persona non molto colta.

3 - In seguito ritrattò la confessione.


Rate this posting:


Leave a Reply

- English is welcome too -